È fondamentale per l’azienda che i suoi lavoratori svolgano la propria mansione in sicurezza. Abbiamo perciò pensato ad un decalogo pronto all’uso di ogni amministratore, dove poter consultare “Tutto ciò che serve da sapere sulla sicurezza sul luogo di lavoro”
Per sicurezza sul lavoro si intende l’insieme delle azioni interne ed esterne all’azienda, mirate a garantire l’incolumità (in materia di sicurezza, appunto) dei lavoratori e del personale presente.
Nello specifico
Tra le attività appena accennate, la più importante è forse la prevenzione, perché rappresenta una delle colonne portanti della sicurezza sul lavoro e vi rientra con merito essendo un paletto fondamentale per diminuire drasticamente il rischio di malattia professionale negli ambienti di lavoro.
La sicurezza e salute sul lavoro sono importanti sotto molteplici aspetti, ma il più rilevante riguarda la salute dei dipendenti.
L’obiettivo è quello di permettere al datore di lavoro di evitare o comunque ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a rischi legati all’attività lavorativa per evitare infortuni o incidenti o, peggio, contrarre malattie professionali.
Recenti indagini di settore hanno evidenziato quanto, una corretta politica orientata alla salute dei lavoratori, porti un sicuro ritorno positivo in azienda, non solo per ciò che concerne i rapporti umani, ma anche in termini di redditività.
Benessere psico-fisico, tranquillità ambientale, positività diffusa e produttività aumentata sono solo alcuni dei benefit che possono svilupparsi nei luoghi di lavoro grazie ad un mirato investimento su prevenzione nei luoghi di lavoro.
La normativa che regolamenta la Sicurezza sul lavoro in Italia è il Decreto Legislativo 81/08 o Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, aggiornato a gennaio 2019.
Emanato nell’Aprile del 2008, questo decreto ministeriale integrava e migliorava le precedenti norme in materia della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (ricordiamo, fra tutte, la famosa legge 626).
Superando i predecessori, il Testo Unico, decreto legislativo 81/2008, si distingue per una gradita semplificazione ed una perfezionata razionalizzazione degli argomenti, aggiornando alcuni aspetti troppo generici tra cui le sempre temute relative sanzioni previste dal ministero del lavoro.
Il decreto legislativo 81/08 stabilisce:
da adottare per rendere sicure le attività sul luogo di lavoro, qualunque essi siano.
Tra le maggiori innovazioni trattate nel decreto legislativo Testo Unico, ricordiamo:
Ogni azienda che abbia almeno un dipendente nel proprio organico deve necessariamente prevedere una politica di informazione ed informazione e provvedere alla sua corretta realizzazione.
La sicurezza e la prevenzione sono concetti legati all’uomo ed alla sua salvaguardia,
L’indice di rischio legato alla tipologia di azienda, nonché la specificità della mansione lavorativa, determinano il percorso da scegliere e le relative misure preventive di protezione individuale.
La prima e fondamentale azione prevista dal protocollo per la sicurezza lavoro è la stesura del DVR (vai alla sezione dedicata), cioè di un testo che evidenzi tutti i possibili rischi lavorativi presenti in azienda.
Basandosi sulle tipologie di rischi per la sicurezza sul lavoro presenti (agenti fisici, agenti chimici, etc.), il DVR deve contenere tutte le procedure necessarie per attuare soddisfacenti misure di prevenzione, ma anche la specifica dei ruoli di chi deve realizzare, monitorare e mantenere tali misure di protezione dai rischi.
Da qui, diventano necessarie altre azioni direttamente collegate al documento, ovvero:
In sostanza chi è il responsabile del servizio di sicurezza sul lavoro e salute in azienda secondo il Testo Unico.
Il datore di lavoro è, in quanto tale, la figura giuridica garante e responsabile nella propria azienda.
Egli deve ottemperare a quanto stabilito dalla normativa vigente per garantire la corretta applicazione delle misure atte alla riduzione o alla cancellazione di qualsiasi rischio per il lavoratore.
Ma non solo, infatti grava anche sui dipendenti o collaboratori che devono comunque sempre adottare un comportamento consono alla struttura in cui si trovano o alla mansione loro affidata.
I lavoratori infatti non sono solamente i soggetti tutelati ma anche attori attivi: devono quindi essere consapevoli delle condizioni del proprio ambiente lavorativo, dell’utilizzo delle attrezzature, dell’utilizzo dei DPI e devono partecipare alla valutazione dei rischi attraverso il loro rappresentante dei lavoratori RLS.
Il Datore di lavoro
Tra i compiti principali del Datore di Lavoro:
Il responsabile della sicurezza lavori è chiamato Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP).
Abbiamo già enunciato come tale ruolo possa essere ricoperto dai datori di lavoro, ma anche da un dipendente, solo dopo adeguata formazione.
Eppure, sempre più spesso tale compito viene affidato dal titolare ad un consulente esterno (RSPP esterno) che possa sgravarlo da una certa mole di adempimenti sicurezza sul lavoro e da una grossa dose di responsabilità.
L’RSPP deve principalmente occuparsi dei seguenti compiti:
Oltre alle figure sopra citate del datore di lavoro e del RSPP, gli attori coinvolti nel servizio di prevenzione sono anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ed il Medico Competente.
L’RLS è il lavoratore (anche più di uno a seconda del numero totale dei dipendenti), appositamente formato ed eletto dai colleghi, in qualità di loro rappresentante per quanto concerne la salute e la sicurezza.
Il Rappresentante dei lavoratori si occupa di:
Il Medico Competente , invece, è la figura professionale che si occupa della Sorveglianza Sanitaria di tutti i dipendenti, attraverso un Protocollo Sanitario pensato ad hoc in funzione dei rischi e delle mansioni. Egli, attraverso le visite periodiche necessarie, stabilisce lo stato di salute del lavoratori relativamente alla sua mansione e ne decide o meno l’idoneità alla stessa. Questa figura è molto importante in quanto con l’attuale frenesia lavorativa ed i nuovi condizionamenti contingenti, il rischio stress lavoro correlato è una delle nuove barriere da superare nella battaglia al benessere psico-fisico del lavoratore.
Quello della salute del lavoratore è un mondo piuttosto semplice nella sua essenza, ma decisamente articolato nei suoi contenuti.
Le numerose sfaccettature della normativa e le ampie casistiche dei rischi legati alle attrezzature di lavoro, agli ambienti lavorativi espongono le aziende a troppi rischi ed a sicure sanzioni.
Ecco perché la cosa più saggia da fare è quella di evitare il cosiddetto “fai da te”.
I molteplici adempimenti normativi hanno portato alla necessaria nascita di figure professionali di consulenza, cioè di consulenti responsabili del servizio salute e sicurezza sul luogo di lavoro come noi di MDL -Da Vinci ad esempio, che possano aiutare il l’imprenditore e le figure interne preposte a garantire prevenzione da rischi ed infortuni sul posto di lavoro.
Il consulente sicurezza sul lavoro o consulente del servizio di prevenzione è quella figura professionale che “assiste con consiglio” fornendo ai datori di lavoro tutti gli strumenti e le risorse per mettersi in regola con l’aspetto ormai finalmente obbligatorio della tutela psico-fisica dei lavoratori. Il consulente guida l’azienda ad un approccio “sicuro” evitando, così, problemi per i dipendenti o guai di natura legale per il titolare.
Un buon consulente è certamente una risorsa importante in tal senso e permette al l’imprenditore di sgravarsi da questo impegno e concentrarsi unicamente alle più redditizie attività “business oriented”.
Tralasciamo i termini tecnici e affrontiamo un argomento pratico: un’azienda, anche piccolissima, ad esempio con un solo dipendente, rischia una multa di circa 11.000 euro se viene trovata sprovvista di quelli che sono gli obblighi previsti dal decreto Testo Unico n.81 del 9 aprile 2008, ossia:
La stessa Azienda, invece avvalendosi di professionisti esterni che gestiscano gli adempimenti sopra indicati, dovrebbe sostenere un costo tra i 1000 e 1.500 euro.
Il vantaggio per la gestione della sicurezza del lavoro è vantaggioso sia a livello di costi, sia a livello di sicurezza che di tranquillità e tutela dell’azienda e del Datore di lavoro.